I ritratti sono le foto che preferisco, perché in un ritratto puoi cogliere l’espressione, la personalità e l’umore, della persona stessa.
La fotografia è soggettiva perché può far suscitare le emozioni di chi guarda. Il bello della fotografia è proprio questo è irrazionale è non c’entra la tecnica usata, che può determinare il successo o meno di uno scatto, ma piuttosto l’empatia che ci porta a guardarla. Quante volte abbiamo guardato una foto e ci è sembrato che mancasse qualcosa?
La colpa non è della macchina fotografica o della tecnica usata, ma semplicemente la mancanza di emozioni che quella foto ci trasmette. Il fotografo ha il compito di riuscire a trasmettere a chi posa per noi l’emozione, la personalità e l’umore del soggetto.
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La prima cosa da fare prima di scattare delle foto è PARLARE, CONOSCERSI, semplicemente per far si che la persona che deve posare si senta a proprio agio davanti all’obiettivo. Anche la persona più bella può risultare brutta in foto se non si sente a proprio agio. Conoscendo il soggetto, si può comprenderne le aspettative e la personalità.
Un’altra cosa da non sottovalutare è la location che deve essere adeguata per il tipo di scatto e per il tipo di soggetto. Bisogna scegliere accuratamente il posto giusto che abbia luce e che abbia lo spazio per poterla preparare per la scena. Tutto che circonda il soggetto in quel momento deve essere adatto a quello che vorremo esprimere nella foto.
Al momento dello scatto bisogna rispettare i desideri le difficoltà del soggetto, ma allo stesso tempo cercare di farlo divertire, provando pose in movimento, salti, corse. In modo che la foto sia naturale. Per il fotografo è importante catturare nella foto l’espressione. Non potremo mai chiedere al soggetto di sorridere se non sorride con gli occhi perché sarebbe un’espressione forzata, bisogna chiedere invece di rilassarsi e rilassare il viso.